In occasione della 49th EBES Conference – Atene, 16-18 ottobre 2024 – Stefano Setti, CEO&Founder di BluPeak Consulting, presenta un paper dal titolo “Becoming a Learning Organization to Face Change in Complexity”.
L’intervento si basa sull’applicazione delle best practice inserite in un framework sintesi del lavoro di ricerca degli ultimi anni del Team BluPeak: un metodo integrato e multidisciplinare capace di potenziare le capacità di trasformazione delle organizzazioni intese come sistemi complessi.
L’ambito della presentazione, quindi, è la Business Transformation e l’obiettivo è quello di esplorare ciò che caratterizza una Learning Organization e come questa possa affrontare meglio la sfida della trasformazione aziendale in uno scenario complesso. I presupposti principali sono che tutte le organizzazioni, anche quelle di medie e piccole dimensioni, sono sistemi complessi e necessitano di una visione olistica, che le organizzazioni si trasformano continuamente e che la capacità di sviluppare un approccio di apprendimento continuo a qualsiasi livello è un fattore chiave per avere successo.
La relazione introduce concetti che fanno parte del DNA di BluPeak: cosa s’intende per trasformazione organizzativa (BT) e per capability, e del perché il Project/Program Management non è sufficiente per una completa e valida Business Transformation, necessitando invece di una visione più elevata. A supporto di ciò, il riferimento non può che essere a grandi pensatori come Edgar Morin e alla sua scienza della complessità, alle idee principali di Peter Senge sul pensiero sistemico e alla fondamentale teoria di cultura organizzativa di Edgar Schein.
Il paper fornisce spunti sullo stato dell’arte della metodologia del knowledge management nelle aziende. Un punto chiave è che le conoscenze tecniche devono essere integrate con quelle gestionali e, in modo sempre più decisivo, con quelle relative alla compliance, all’eccellenza, alla sostenibilità (GRC, ESG, ecc.), e ciò deve avvenire in modo personalizzato. Altrettanto rilevante è definire e responsabilizzare profili specifici di knowledge management (manager, champion, owner).
L’intervento di Stefano Setti esamina quindi il reale e determinante significato di lifelong learning, che è legato a una cultura del senso critico, all’importanza del fallimento, alla revisione pre-mortem dei progetti, all’arte del feedback ma anche alla “falsa credenza” del feedback stesso. Approfondisce poi l’attuale idea di Academy e tratta delle dimensioni in base alle quali si può capire se un'azienda è una learning organization e in che misura – stile di leadership, cultura, empowerment delle persone, fiducia, maturità nel knowledge management – e come definire e determinare il livello di preparazione all’apprendimento ispirato al concetto di Education Readiness Levels (ERLs) – secondo la ricerca di S. Dinda, T. W. Simpson, L. Gluck del 2017.
Il contributo alla conferenza descrive inoltre come dall’esplorazione dello scenario della transforming organization si può stabilire una road map: azioni atte a portare l’azienda allo step successivo, passaggio in cui si deve considerare il ruolo del Chief Learning Officer, dei sistemi digitali e dell’Intelligenza Artificiale.
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