Luci e ombre di un settore complesso e variegato, dirompente per gli impatti prossimi futuri
Il settore Tech (o settore tecnologico) comprende l’insieme delle industrie e delle aziende che operano nel campo della tecnologia e dell'innovazione. Si tratta di una vasta gamma di attività legate alla ricerca, allo sviluppo e alla produzione di hardware, software, dispositivi elettronici, sistemi informatici e servizi digitali.
Alcuni ambiti principali del settore tecnologico includono, ad esempio:
Tecnologia dell’informazione e analisi dei “Big Data”: sistemi e servizi per la gestione e il trattamento dei dati e delle informazioni come supporto al processo decisionale.
Software e applicazioni: sviluppo di soluzioni per i privati e per le aziende.
Intelligenza artificiale e machine learning: tecnologie per il processo di apprendimento delle macchine.
Internet delle cose (IoT): sensori e dispositivi connessi in rete, che possono scambiarsi dati e dialogare in modo intelligente.
Blockchain: tecnologie relative alla gestione sicura delle transazioni.
Elettronica di consumo: produzione di dispositivi elettronici per uso quotidiano.
Il settore tecnologico è considerato uno dei più dinamici e in crescita, con un impatto significativo su ogni settore dell’economia, dai trasporti alla salute, dall'educazione, all’energia, alla finanza. È quindi di interesse analizzare come si stiano orientando gli investimenti e il business delle aziende che operano in questo contesto.
Un recente studio della società di analisi e consulenza Mc Kinsey, condotto su un campione di circa 1000 aziende che operano in 50 paesi, ha evidenziato, nel 2023, un calo degli investimenti valutabile tra il 30 e il 40% (Technology Trend Index Outlook 2024).
Questo fenomeno è dovuto principalmente alla crescita dei costi di finanziamento e all’incertezza delle prospettive a breve e medio termine. Il principale effetto di questa congiuntura è stato di indirizzare gli investitori verso tecnologie caratterizzate da importanti valori di margini e ricavi.
In particolare, sono stati tre i settori maggiormente premiati dal mercato:
Intelligenza artificiale
Elettrificazione
Energie rinnovabili
Il fenomeno destinato a generare il trend di innovazione di maggiore entità è sicuramente quello dell’Intelligenza Artificiale, sul cui sviluppo si stanno concentrando gli sforzi di tutti i grandi nomi mondiali del settore: Microsoft, Oracle, AWS, Google, OpenAI, Nvidia.
L’IA si sta affermando in molteplici settori, grazie alla capacità di analizzare grandi moli di dati e di sviluppare contenuti (immagini, testi e perfino musica) in autonomia e con tempi ridotti. Queste prestazioni, se utilizzate con attenzione, mantenendo il “fattore umano” al centro del processo decisionale, sono in grado di generare valore aggiunto per le aziende, il cui ammontare globale viaggia nell’ordine di grandezza di diverse migliaia di miliardi di dollari (sempre secondo Mc Kinsey).
Per governare efficacemente lo sviluppo dell’IA è necessario disporre di professionalità adeguatamente preparate (le posizioni lavorative aperte in questo campo nel 2023 sono più che raddoppiate rispetto all’anno precedente). Il problema risiede oggi nella difficoltà a reperire simili professionalità con le giuste competenze su IA, machine learning, analisi di dati e ambiti simili. Questa sarà anche la prossima sfida per università e centri di formazione non solamente scientifica: creare percorsi di istruzione in grado di rendere disponibili tecnici, ma anche filosofi, sociologi e psicologi, in grado di comprendere e governare il fenomeno IA in tutte le sue implicazioni economiche, sociali e di sicurezza.
Un altro settore trainante per gli investimenti è quello delle energie rinnovabili e dell’elettrificazione, spinto dalle prese di posizione a livello internazionale sulla necessità di contenere gli effetti dei cambiamenti climatici.
In questo caso, il tema non è limitato solo alla produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico ed eolico), ma anche all’utilizzo dell’idrogeno verde (prodotto utilizzando fonti di energia a basso impatto ambientale), del nucleare di nuova generazione (con reattori più sicuri e intensificando la ricerca per arrivare alla fusione nucleare) e di biocombustibili.
Oltre alle tecnologie di produzione, un quantitativo consistente di risorse economiche è assorbito dalla ricerca sui sistemi di accumulo e sulle “smart grid” di trasmissione dell’energia.
Anche in questo caso, un fattore strategico è rappresentato dalle competenze che si dovranno creare per sostenere la ricerca nel settore e la “messa a terra” delle tecnologie.
Gerd Altmann - Pixabay
Infine, un settore che possiamo ancora definire emergente o “di frontiera” nell’innovazione è quello del calcolo quantistico, che sfrutta i principi della meccanica quantistica per risolvere problemi complessi con algoritmi che i computer tradizionali non riescono a processare. A differenza dei computer classici, che utilizzano “bit” per rappresentare informazioni definite come 0 o 1, i computer quantistici utilizzano “qubit” (quantum bits), che possono esistere in una sovrapposizione di stati, ovvero essere contemporaneamente sia 0 che 1 grazie al fenomeno della sovrapposizione quantistica.
Il calcolo quantistico, integrato progressivamente con quello “classico”, permetterà di risolvere una serie di problematiche e di migliorare le prestazioni di processi legati a simulazioni (ad esempio nel campo della fisica, della chimica, della biologia), crittografia e sicurezza dei dati, machine learning e intelligenza artificiale.
Come anticipato nel titolo, lo scenario attuale si presenta come estremamente articolato e caratterizzato da una molteplicità di dimensioni eterogenee. In particolare, per molte imprese, l’adozione e l’integrazione delle nuove tecnologie non si limiterà a un semplice aggiornamento operativo, ma richiederà un profondo ripensamento sia della mentalità aziendale sia delle modalità organizzative. Questo cambiamento, inevitabile per rimanere competitivi, implica una transizione complessa che deve essere affrontata con una strategia chiara e un approccio proattivo.
Prepararsi in modo adeguato significa investire anticipatamente in percorsi strutturati di analisi organizzativa e di formazione, finalizzati a sviluppare le competenze necessarie per gestire l’innovazione, e in servizi di consulenza specializzata, che possano guidare le aziende nell’identificazione delle soluzioni più adatte alle loro specifiche esigenze. La mancata pianificazione di questa trasformazione potrebbe comportare il rischio di trovarsi impreparati di fronte a una rivoluzione tecnologica che, per quanto inevitabile nel suo verificarsi, rischia di essere altamente dirompente nei suoi effetti, sia in termini di competitività sia di sostenibilità a lungo termine.
Andrea Calisti
Business Transformation Expert
BLUPEAK - IL BUSINESS È CULTURA ORGANIZZATIVA